Descrizione:
"Ho veduto una sola volta l'unica, colei che la mia anima cercava, e la perfezione che noi collochiamo al di sopra delle stelle, che noi allontaniamo sino alla fine del tempo, questa perfezione l'ho sentita presente. Era là, questo essere supremo, là nella sfera dell'umana natura e delle cose esistenti. Non vi domando più dove essa è: è esistita nel mondo e pu" tornarvi; vi è soltanto nascosta. Non domando più che cosa sia, l'ho veduta, l'ho conosciuta. O voi, che cercate quanto vi è di più alto e di più perfetto, nella profondità della sapienza, nel tumulto dell'azione, nel buio del passato, nel labirinto del futuro, nelle tombe e al di sopra delle stelle! Conoscete il suo nome? Il nome di ciò che è uno e tutto? Il suo nome è bellezza."
La mia recensione:
Finalmente sono riuscita a terminare questo libro e recensirlo! Ci ho messo davvero troppo tempo. Certo, sono stata molto occupata, ma The Revolution of Ivy (prossima recensione!) l'ho letto in tre giorni, Iperione in tre settimane. In generale, la letteratura tedesca non mi ha mai entusiasmato. I dolori del giovane Werther (Goethe), Narciso e Boccadoro (Hermann Hesse) e i testi letti in classe non mi sono piaciuti particolarmente. Eppure ho deciso di dare una possibilità a Iperione.
La parola Romanticismo è quella che meglio lo descrive. Lettere ad un amico, nelle quali Iperione racconta la sua vita, e all'amata. Natura, sentimenti, patria, poche azioni e tante emozioni...
Non è difficile da comprendere (tolto magari qualche riferimento letterario o filosofico, comunque spiegato nelle note) e la traduzione è ben fatta. L'unico problema è che, trattandosi più che altro di riflessioni e descrizioni, non ero curiosa di sapere cosa sarebbe successo, per questo ci ho messo molto a terminarlo.
Voto: 3. Se vi piace il genere, è un bel libro. Vi consiglio, però, di leggerlo quando avete un bel po' di tempo da dedicargli, perché per poterlo comprendere appieno e apprezzarlo bisogna leggerlo con calma.